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Nicola
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Traversata dei ghiacciai del Gelàs dal rifugio Pagarì
Un weekend nel cuore del ghiacciaio più meridionale delle intere Alpi, il ghiacciaio del massiccio del Gelas, una montagna imponente e selvaggia che ci permetterà di vedere paesaggi mozzafiato che rendono questa escursione una delle più emozionanti delle valli del Cuneese.
1° giorno : San Giacomo di Entraque – Rifugio Pagarì
Partenza da San Giacomo di Entracque si prende la strada asfaltata che in breve porta alle palazzine di caccia reali, oggi colonie estive. Si oltrepassano le palazzine e si raggiunge la strada sterrata e ci si inoltra nel bosco di faggi, prendendo quota con alcuni tornanti si sbocca nella conca del Pra del Rasur. Attraversato tutto l’altipiano in una ventina di minuti si giunge ad un altro gias, detto ‘Del Vej del Buc’ da qui si imbocca il sentiero che sale al Gias Sottano del Muraion (1893 m.) e quindi al Passo Sottano del Muraion (2050 m.) fino al Passo Soprano del Muraion (2105). Continuando su una lunga serie di tornanti regolari in un ambiente detritico ad un certo punto si vedranno sbucare le bandiere del rifugio. Al termine della salita si sbuca sul culmine di un dossone sul quale è stato eretto un pilastro di sassi dominato da un pennacchio e da bandiere colorate nepalesi. Pochi minuti ancora e si raggiunge il Rifugio Pagarì, attorniato dalle più severe cime delle Alpi Marittime come cima Pagarì 2905m, la maestosa cima dela Maledia 3061m . Presso il rifugio potremo godere della proverbiale ospitalità di Aladar, custode del rifugio, ottimo cuoco e produttore di una birra squisita! Qui si può respirare la vera montagna fatta di cime rocciose e tramonti che toccano l’anima.
Dislivello: 1440m
2°giorno: Rifugio Pagarì- Passo dei Ghiacciai – rifugio Soria-Ellena – San Giacomo di Entraque
La giornata inizierà con una stupenda alba che illuminerà le nostre cime e ci darà il buongiorno!
Abbandonato il nostro giaciglio si parte in direzione del Vallonetto del Pagarì e si punta verso il Passo Soprano del Muraion e successivamente verso il Bivacco Moncalieri, da cui potremo ammirare i laghi bianchi del Gèlas, chiamati così per la loro colorazione particolare causata dallo scioglimento dei nevai, e passeremo al lato del caratteristico bivacco Moncaglieri, posto tra pietraie moreniche, fono ad arrivare al Passo dei Ghiacciai del Gelàs incorniciato da bandierine di preghiera nepalesi(2750m) dove inizia la vera traversata del Gelàs, qui ci ritroveremo all’interno di un vero e proprio ghiacciaio, che a causa del cambiamento climatico, sta lentamente scomparendo. Un luogo magico, dove l’imponenza maestosa delle montagne si fa sentire e ci regala un panorama mozzafiato con vista sul bacino dell’Argentera. Scendendo dal passo si raggiunge la morena di Pera de Fener (2,30 ore dal rifugio) in questo luogo prima del secondo conflitto sorgeva un rifugio smantellato per esigenze belliche e non più ricostruito. Continuando a scendere si può continuare ad ammirare il bellissimo panorama con di fronte la Serra dell’Argentera e a sinistra il massiccio dei Gèlas oltre alle miriadi di vette e valloni in cui possiamo perderci con sguardo fino a giungere al Rifugio Soria e di qui fino a San Giacomo.
Dislivello: 395m
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Traversata dei ghiacciai del Gelàs dal rifugio Pagarì
Un weekend nel cuore del ghiacciaio più meridionale delle intere Alpi, il ghiacciaio del massiccio del Gelas, una montagna imponente e selvaggia che ci permetterà di vedere paesaggi mozzafiato che rendono questa escursione una delle più emozionanti delle valli del Cuneese.
1° giorno : San Giacomo di Entraque – Rifugio Pagarì
Partenza da San Giacomo di Entracque si prende la strada asfaltata che in breve porta alle palazzine di caccia reali, oggi colonie estive. Si oltrepassano le palazzine e si raggiunge la strada sterrata e ci si inoltra nel bosco di faggi, prendendo quota con alcuni tornanti si sbocca nella conca del Pra del Rasur. Attraversato tutto l’altipiano in una ventina di minuti si giunge ad un altro gias, detto ‘Del Vej del Buc’ da qui si imbocca il sentiero che sale al Gias Sottano del Muraion (1893 m.) e quindi al Passo Sottano del Muraion (2050 m.) fino al Passo Soprano del Muraion (2105). Continuando su una lunga serie di tornanti regolari in un ambiente detritico ad un certo punto si vedranno sbucare le bandiere del rifugio. Al termine della salita si sbuca sul culmine di un dossone sul quale è stato eretto un pilastro di sassi dominato da un pennacchio e da bandiere colorate nepalesi. Pochi minuti ancora e si raggiunge il Rifugio Pagarì, attorniato dalle più severe cime delle Alpi Marittime come cima Pagarì 2905m, la maestosa cima dela Maledia 3061m . Presso il rifugio potremo godere della proverbiale ospitalità di Aladar, custode del rifugio, ottimo cuoco e produttore di una birra squisita! Qui si può respirare la vera montagna fatta di cime rocciose e tramonti che toccano l’anima.
Dislivello: 1440m
2°giorno: Rifugio Pagarì- Passo dei Ghiacciai – rifugio Soria-Ellena – San Giacomo di Entraque
La giornata inizierà con una stupenda alba che illuminerà le nostre cime e ci darà il buongiorno!
Abbandonato il nostro giaciglio si parte in direzione del Vallonetto del Pagarì e si punta verso il Passo Soprano del Muraion e successivamente verso il Bivacco Moncalieri, da cui potremo ammirare i laghi bianchi del Gèlas, chiamati così per la loro colorazione particolare causata dallo scioglimento dei nevai, e passeremo al lato del caratteristico bivacco Moncaglieri, posto tra pietraie moreniche, fono ad arrivare al Passo dei Ghiacciai del Gelàs incorniciato da bandierine di preghiera nepalesi(2750m) dove inizia la vera traversata del Gelàs, qui ci ritroveremo all’interno di un vero e proprio ghiacciaio, che a causa del cambiamento climatico, sta lentamente scomparendo. Un luogo magico, dove l’imponenza maestosa delle montagne si fa sentire e ci regala un panorama mozzafiato con vista sul bacino dell’Argentera. Scendendo dal passo si raggiunge la morena di Pera de Fener (2,30 ore dal rifugio) in questo luogo prima del secondo conflitto sorgeva un rifugio smantellato per esigenze belliche e non più ricostruito. Continuando a scendere si può continuare ad ammirare il bellissimo panorama con di fronte la Serra dell’Argentera e a sinistra il massiccio dei Gèlas oltre alle miriadi di vette e valloni in cui possiamo perderci con sguardo fino a giungere al Rifugio Soria e di qui fino a San Giacomo.
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