Per chi ancora non conoscesse questa disciplina, il dry tooling è un vero e proprio mix di adrenalina che vede la fusione dell’arrampicata su roccia con l’arrampicata su ghiaccio.
Qual è la particolarità? Si scala la roccia, utilizzando l’attrezzatura per le cascate di ghiaccio.
Solitamente si pratica il dry tooling lungo vie particolarmente lunghe, dove talvolta, nonostante l’inverno e il freddo riescano a formare delle solide formazioni ghiacciate, si possono trovare alcuni tratti di roccia. Oppure si pratica verso la fine della stagione, quando le vie di ghiaccio iniziano a ritirarsi, lasciando lo spazio alla roccia sottostante.
Nel 2021, con la nostra Guida Nicola, abbiamo iniziato a praticare il dry tooling verso la fine di febbraio. Uno dei migliori siti, e anche uno dei più famosi, è la Valle Varaita, in particolare Chianale, in provincia di Cuneo, nel cuore delle Alpi. Qui sono presenti parecchie cascate artificiali e naturali.
Quella di un’ex cava in Valle Varaita è stata la nostra “palestra” per un’intera giornata.
Tutti i ragazzi del corso erano alla loro prima esperienza con il dry tooling; avevamo invece fatto una decina di uscite di scalata su ghiaccio. Tutti pensavano che la pratica fosse simile, ma qui viene il bello.
Piantare una piccozza nel ghiaccio può essere difficile per certi versi, in quanto è necessaria una particolare tecnica. Il movimento del polso per poter piantare una piccozza nel modo corretto risulta infatti fondamentale, soprattutto per non stancarsi troppo velocemente ed essere in grado di chiudere la via.
Il vantaggio è che sulle cascate di ghiaccio ognuno può creare la propria via. Una volta che si ha a che fare con la roccia, si vede la vera tecnica. Nel dry tooling vengono utilizzati le piccozze e i ramponi a diretto contatto con la roccia.
Si va quindi a cercare la giusta fessura; bisogna fare in modo che la piccozza riesca ad aderire nel modo giusto ed essere stabile. Il rampone a contatto con la roccia crea una strana sensazione di instabilità.
La difficoltà del dry tooling sta nel fidarsi degli strumenti a disposizione.
Per essere la prima uscita, i ragazzi se la sono cavata bene.
Abbiamo subito iniziato, con l’amico e Aspirante Guida Alpina Stefano, a testare i nostri allievi, facendo loro provare questo mix adrenalinico.
Siamo poi passati alle cose difficili. Come fidarsi di piccozze e ramponi a contatto con la roccia? Testandoli direttamente e completamente sulla roccia!
Anche in questo caso, seguendo i consigli e le imprese delle Guide, i ragazzi hanno potuto testare la loro fiducia nei confronti degli attrezzi più importanti, usati nel dry tooling.
Partecipare a un corso di dry tooling è molto importante, poiché permette di imparare tecniche particolari che potranno servirti anche in altre discipline. Per esempio, ti potrebbe capitare di dover attraversare un canale, in condizioni tali da dover applicare le tecniche dell’arrampicata su misto roccia e ghiaccio.
È, in ogni caso, una disciplina completa, che aiuta a trovare il giusto equilibrio e baricentro del corpo; insegna a sfruttare ed utilizzare correttamente ogni muscolo del corpo. A differenza di quanto si pensa, la maggior parte dell’attività viene svolta sfruttando nel modo migliore i muscoli delle gambe. Lo sforzo della parte alta del corpo avviene in un secondo momento.
Ti abbiamo fatto venire voglia di imparare e di sperimentare il dry tooling?
Scopri queste e tutte le altre attività che puoi svolgere in Valle Gesso, nelle Valli di Piemonte, Val D’Aosta e Liguria.
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